A due passi da Piazza Istria, in Corso Trieste 168, Le gole di Amatrice è un posto che frequentiamo sempre volentieri, come del resto testimoniano le buone valutazioni ottenute dal ristorante nella scorsa edizione della Guida dei Ristoranti di Roma.
Stiamo parlando di un locale con diversi ambienti su più piani, che offre una valida cucina di impronta essenzialmente regionale; una cucina senza voli pindarici ma solida, saporita ed anche – fattore d’attualità di questi tempi – a prezzi corretti (come corretti, del resto, sono i ricarichi sulle bottiglie disponibili – non troppo numerose ma più che adeguate al locale).
Alle Gole si viene per un semplice antipasto con ottimo prosciutto di Bassiano e mozzarella di bufala, o qualcosa di più elaborato con i vari piatti del giorno, magari di pesce. Oppure si può optare i ‘grandi classici’ della nostra cucina, o ancora per una delle specialità del locale, gli strozzapreti alle Gole, ricco e saporito primo piatto.
Insomma, un locale che non deluderà gli amanti della tradizione, della cucina classica senza (brutte) sorprese, ma la storia non è finita qui.
Su suggerimento del personale, che ricordava la nostra passione per la carbonara, abbiamo voluto assaggiare quella che ci è stata presentata come una nuova interpretazione del nostro piatto preferito da parte dello chef/patron. In effetti, dalla cucina è uscita una carbonara assai diversa da quella, pur valida, assaggiata in passato.
Una ‘new edition’, insomma, moderna, preparata con pasta corta cotta al dente (e anche meno, ‘al chiodo’), con rosso d’uovo filante e con tutti gli ingredienti ben amalgamati.
Un’esecuzione che ci ha impressionato assai favorevolmente, risultando una delle migliori in assoluto fra quelle assaggiate in questo ultimo periodo, e di certo la migliore del quartiere e dintorni. Del resto la notizia deve essere ormai ben nota presso gli habituées; il giorno della nostra visita la carbonara è stata il piatto più gettonato fra i vari tavoli…