Un musicarello della fine anni’50, con Claudio Villa protagonista, in cui fra l’altro si parla di partenza per gli Stati Uniti, calcio, e naturalmente carbonara… perché certamente “gli americani ‘so forti”, direbbe Alberto Sordi, ma davvero “quanto sei bella Roma”
I musicarelli sono stati un genere cinematografico molto in voga negli anni ’50 e ’60, basato su una formula tanto semplice quanto efficace: si prende il cantante di successo, gli si costruisce addosso un canovaccio di sceneggiatura e si realizza un film che sia un pretesto per fargli cantare le sue canzoni più gettonate. In pratica una sorta di antologia di videoclip ante litteram, legati insieme da un’esile trama.
Quanto sei bella Roma è nato così, nel 1959: il divo di allora era Claudio Villa e il film è un’occasione per presentare il suo tipico repertorio romanesco, in primis la canzone che dà il titolo alla pellicola.
Ma veniamo al punto, e cioè a un illuminante dialogo tra Claudio Villa (che è doppiato dal grande Pino Locchi) ed Ennio Girolami (con la voce di Ferruccio Amendola): sentite un po’ cosa si dicono i due, che- mentre sorseggiamo una bibita – meditano di trasferirsi in America, ma che hanno dei legittimi dubbi tra lo sportivo e il gastronomico…
Girolami: “Certo se andiamo in America le partite ce le scordiamo…”
Villa: “E Perché gli spaghetti alla carbonara dove li lasci?”
Girolami: “Mmmh, poetico…”
Villa: “Eh no, ma anche quelli hanno la loro importanza!”
Girolami: “Eh!”
Villa: “Ahó, ma… lo sai come li fanno loro? Con lo zucchero!”
Insomma, quanto sei bella Roma… e pure buona!