Qui si parla di carbonara, di zii, di magliette, di avi, di proibizioni, di reazioni… se è vero che amor omnia vincit, l’amore vince ogni cosa, forse anche la carbonara vince ogni cosa, come racconta in una recente puntata Il Ruggito del Coniglio
Inutile presentare ancora Il Ruggito del Coniglio, trasmissione in onda su Rai Radio 2 (dal lunedì al venerdì dalle 7,45) condotta da anni con successo da Marco Presta e Antonello Dose, viste le citazioni riportate nel tempo nel nostro Archivio Museo – Virtuale della Carbonara, nella sezione “radio”.
Diciamo solo che, nella puntata del 31/5/2023, dopo qualche minuto si parte con l’argomento “I regali dello zio”, e con la richiesta agli ascoltatori di raccontare in diretta qualche episodio curioso. Dopo una mezzora dall’inizio interviene Luca da Ancona, “zio in causa”, che racconta di essere molto affezionato ai nipoti di 15 e 12 anni, “(…) che sono appassionatissimi di carbonara)”
“Ah, la pasta alla carbonara…” interviene Marco Presta
“Che buona” sostiene Antonello Dose
“Quindi sono dei buongustai”… continua Presta
“Appassionatissimi nel senso che farebbero impallidire per razioni consumate un camionista di Frascati”
Luca racconta di aver trovato, durante un gita a Roma, un paio di magliette da regalare ai nipoti che mostravano la “ricetta” della carbonara con disegni dei vari ingredienti necessari, più altri barrati da un segno ad indicarne la non usabilità…. ma ad un esame ravvicinato si è scoperto che i segni di cancellazione in realtà erano scritte esplicite, che evocavano – con un‘espressione vernacolare e volgare romana – gli antenati… (traduzione: “li m******i tua”)… cosa che naturalmente ha provocato la reazione della madre dei ragazzi, e la proibizione di indossare le magliette.
Tuttavia, conclude zio Luca, i ragazzi hanno utilizzato spesso le T-shirt di nascosto… perché, aggiungiamo noi, la carbonara (anche di cotone!) è più forte di ogni divieto!
(immagine da Facebook de Il Ruggito del Coniglio)