In una serie televisiva dedicata al post terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009, c’è l’occasione per preparare una carbonara… priva di un ingrediente fondamentale!
Stavolta uno sguardo al passato, nei nostri archivi del Museo Virtuale della Carbonara, ci ha portato indietro di qualche anno, esattamente al 2019.
Ci riferiamo ad una serie televisiva in dodici puntate ideata da Stefano Grasso con la regia di Marco Risi, L’Aquila – Grandi speranze, trasmessa dal 16 aprile al 24 maggio 2019 sui canali RAI (prima su Rai 1 e poi su Rai 3). Come il titolo in qualche modo suggerisce, la serie racconta la ricostruzione della città abruzzese colpita dal terremoto nel decennio precedente (6 aprile 2009).
Diamo un’occhiata alla sesta puntata, ad una decina di minuti dall’inizio: mentre Elena Fiumani (Valentina Lodovini) è al telefono con il marito Gianni (Giorgio Tirabassi), irrompono in casa il figlio Simone (Gabriele Fiore) ed alcuni amici. I quali si recano in cucina, per “svaligiare” un po’ il frigorifero, mentre inizia un’animata discussione fra lo stesso Simone ed un altro ragazzo, fino a quando tutti escono…
Più avanti, Simone torna a casa dove trova la zia Beatrice (Carlotta Natoli) che era pronta a cucinargli qualcosa, ma lo rimprovera per l’assenza di ingredienti dal frigo, che crede siano stati consumati dal nipote in una crisi di fame nervosa.
In realtà Simone inventa una scusa (aver foraggiato l’amico Patrick) per non raccontare l’operato degli amici, finché la zia prende una decisione: “Ci facciamo una bella carbonara perché ci sono soltanto le uova… carbonara senza pancetta…”
“E che carbonara è?” opina Simone
“è “carbonara Patrick”, la pancetta gliela avete data a lui”!
Insomma, al di là del fatto che – con buona pace degli irriducibili del guanciale – ancora una volta si cita in un film o serie TV la pancetta, di certo questa carbonara “solo uova” (con la speranza che almeno pepe e pecorino, o magari anche parmigiano, siano stati utilizzati) è davvero una carbonaltra®!
