Un ristorante italiano in una città non meglio precisata in Belgio, fra emigrati in difficoltà, traffico di droga e, nemmeno a dirlo, citazioni di carbonara…
Classiche commedie all’italiana di ogni epoca, serie televisive made in Italy e non solo. Il nostro Archivio – Museo Virtuale della Carbonara, in 25 anni di storia, ha archiviato infatti citazioni di produzioni audiovisive e cinetelevisive di qualsiasi genere e di tutto il mondo, fra pubblicità, cortometraggi e lungometraggi, programmi, serie e film TV, ed anche trasmissioni radiofoniche.
Stavolta, vi presentiamo qualcosa che ci ha sorpreso, che non ci aspettavamo, con il film Tori e Lokita dei fratelli Dardenne. Perché tanto stupore? I registi belgi Dardenne, come ben sanno i cinéphiles, spesso si dedicano a temi reali, a situazioni difficili di vita degli emarginati, e il film citato è in linea con questa filosofia. In sostanza, in Tori e Lokita si narrano le difficoltà nella vita di due adolescenti in esilio in Belgio, nell’attesa (cioè nella speranza) di ottenere i documenti e poter vivere una vita “normale”. Nel mentre, però, per guadagnare qualche soldo, sono costretti a consegnare droga per conto di tal Betim, un cuoco che in realtà ha scelto, come copertura dei suoi affari, la gestione di una sorta di ristorante con servizio karaoke…
E proprio qui, nella cucina del locale, al piano inferiore, Betim abitualmente consegna la droga ai ragazzi che dovranno recapitarla a determinati “clienti” e, allo stesso tempo, riceve via interfono gli ordini dei piatti.
Ad una decina di minuti dall’inizio, ad esempio, si sente sullo sfondo l’ordine “Due carbonare e una bolognese al 6”. I sottotitoli ci segnalano che l’autore dell’ordine è tale Rino, il responsabile della sala, e curiosamente indicano “Due carbonare e una bolognese “per il” 6”. Poco oltre, un nuovo ordine, “Una caprese al tre” (con sottotitoli che ancora una volta indicano “Una caprese “per il” tre) permette di chiarire che il locale evidentemente offre cucina italiana.
Il film va avanti finché si presenta una scena simile in cucina, intorno al minuto 50, in cui si sente sul fondo l’ordine “Due carbonare e una bolognese al 6” (senza sottotitoli, stavolta). Evidentemente al tavolo 6 ci sono clienti affezionati…
Diamo un’occhiata, anzi un ascolto, alla traccia originale, in lingua francese. All’inizio si sente “Deux carbonara et une bolognese pour la six”, e i sottotitoli in italiano sono gli stessi della traccia italiana (“Due carbonare e una bolognese per il 6”) e spiegano in sostanza la differenza fra parlato italiano e sottotitoli. Segue poi “Une caprese pour la table trois” (sottotitoli “Una caprese per il tavolo 3”).
Infine, la seconda citazione: “Deux carbonare et une bolognese pour la six”, come nella versione italiana, senza sottotitoli.
L’analisi di entrambe le tracce, fra originale francese e colonna italiana, chiarisce che l’ambientazione è effettivamente in un ristorante che offre cucina italiana, come dimostrano il nome di quello che sembra essere il responsabile della sala, tal Rino, e i piatti ordinati (fra i quali la carbonara è immancabile, a dimostrazione del fatto che il nostro piatto preferito è il #1 anche all’estero).
PS- I fratelli Dardenne, in ogni caso, devono amare la carbonara da sempre: nel film Il matrimonio di Lorna, del 2008, che racconta la storia di una giovane albanese immigrata a Liegi, la carbonara infatti è il “mezzo” scelto per una riconciliazione… per conoscere i dettagli, andate nel nostro Archivio – Museo Virtuale della Carbonara