Trasmesso su La 7 il 6 aprile scorso, ecco lo “scoop” di Andrea Purgatori che è riuscito ad intervistare il killer della carbonara
Ormai, come è noto, il 6 aprile e dintorni si parla sempre di carbonara: qualsiasi scusa è buona per i media, per realizzare articoli giornalistici, servizi per i vari telegiornali, interviste, in tema. A dire il vero, nella maggior parte dei casi si tratta di citazioni piuttosto retoriche, racconti scontati delle origini e delle “derive” creative: servizi, insomma, che possono tutto sommato essere utilizzati un anno o l’altro, indifferentemente.
Fra i temi scontati, fra i tormentoni che tornano sempre, c’è poi quella che vede come il fumo negli occhi l’uso della panna nella preparazione della salsa. Chiariamo, come in passato, che noi del Carbonara Club per abitudine nelle nostre riunioni conviviali non utilizziamo questo ingrediente, soddisfatti di quanto si possa ottenere con il solo uovo “lavorato” ad arte, ma è pur vero che ci è anche capitato di assaggiare carbonare con la panna più che dignitose. Inoltre, ricordiamo anche che – prima della “gogna” mediatica nata ed esplosa negli ultimi venti o trent’anni – l’uso della panna era piuttosto comune, raccomandato anche da cuochi del livello, per dirne uno, di Gualtiero Marchesi…
Ciò premesso, Andrea Purgatori – giornalista, scrittore, sceneggiatore, e, da qualche anno anche conduttore del programma culturale Atlantide trasmesso da La7 – ha trovato un modo simpatico per tornare sulla carbonara con la panna, un’intervista/inchiesta scherzosa ma seria, un’autentica fake news, a quello che viene definito “assassino della carbonara”.
Al link è possibile vedere questo “servizio”, in cui l’intervistato non mostra il volto, perché ha ricevuto minacce non meglio identificate, e confessa il suo crimine, cercando però di giustificarsi. Tutto è iniziato durante l’Erasmus, ed in particolare dopo una serata in discoteca, quando ha deciso di cucinare una carbonara insieme ai coinquilini olandesi… A queste parole, il conduttore cerca di saperne di più, e fra mezze ammissioni di uso di droghe, desiderio di riscrivere la storia, ed altro, si convince di avere a che fare con un personaggio, al momento, non del tutto lucido, finché si azzarda a chiedere se l’assassino si è mosso da solo oppure se dietro c’è un mandante, come conferma l’intervistato. Purgatori sbotta infine con l’affermazione “Lei fai schifo, glielo posso dire?” e conclude non prima di un attacco diretto nei confronti di chi, recentemente ha voluto “far nascere” la carbonara negli Stati Uniti…”.