Una commedia in tre episodi… in cui la carbonara “recita” in vari momenti, e il pecorino ha un ruolo di interprete: buona visione di Boom!
Boom è una commedia del 1998 – l’anno di fondazione del Carbonara Club – diretto da Andrea Zaccariello, strutturata in tre episodi, tutti ambientati a Roma. Due di questi vedono protagonista la nostra amata carbonara… e -situazione ben più rara – il pecorino…
Nel primo episodio un acceso tifoso romanista, Dante Lombardozzi, soprannominato Pelè, interpretato da Piero Natoli, fa di tutto per cercare di imporre il figlio maschio come promessa del calcio, ma questi è interessato solo allo studio. Dopo poco più di un quarto d’ora dall’inizio, il film ci mostra la famiglia in viaggio verso un campeggio in Germania, e quindi madre, padre e figli a tavola nel ristorante del luogo. La moglie serve la cena per la famiglia ed altri commensali, mentre Dante si fa sentire:
“Bice, er pepe”
“Eh, tesoro mio, non c’era, non l’ho comprato”
“Come non c’era… e dove l’hai fatta la spesa… dar ferramenta?”
“Va’ be’, nun t’arrabbià… c’è il rosmarino… vuoi metterci quello?”
“Er rosmarino? Na’ carbonara?
Per fortuna, a salvare la situazione arriva in soccorso un tavolo vicino, che presta il pepe ai “carbonari”…
Il secondo episodio si basa sulle ambizioni canterine di un cameriere (Sandrino, interpretato da Alessandro Di Carlo) fidanzato con la figlia del proprietario del ristorante (Rosetta, Serena Bonanno).
Ad una mezzora abbondante dall’inizio del film, in una piccola pausa dal servizio, i fidanzati si parlano, e Rosetta chiede a Sandrino: “Mangi fuori pure stasera?”
“Noooooooo… no, figurate, stavo a pensà d’andammene ar bar e me pijavo n’ tramezzino” risponde Sandrino.
“Dai, che te faccio… vuoi na’ carbonara…” continua lei.
La risposta di Sandrino è vivace. “Ma pensi solo a cucina’… nella mente tua soltanto il cucinare c’è… ma poi so’ dieci anni che mangio carbonara… ammazza che fantasia! Che ne so, famme n’altra cosa, che ne so…” nel frattempo si gira verso un tavolo dove un signore sta divorando un bel piatto di carbonara ed aggiunge sospirando “… famme na’ carbonara, va!”
Rosetta si allontana, e Sandrino aggiunge “… senti scusa, che me ci metti pure un po’ di pecorino sopra, per favore”. Nel frattempo la scena si sposta in cucina, ove la madre di Rosetta le chiede qualcosa del fidanzato, con un bel primissimo piano su una padella sulla quale si rosola quello che sembrerebbe pancetta.
Successivamente, il cameriere-cantante è a tavola con i colleghi camerieri che gli chiedono informazioni sugli sviluppi della carriera canora, e racconta di fantomatici contratti. A vedere le immagini, è certamente alle prese con una porzione enorme di rigatoni alla carbonara, inizia una discussione al termine della quale i colleghi si alzano e se ne vanno, e lui resta a mangiare finché in un impeto di rabbia, nel tentativo di battere un pugno sul tavolo, urta la forchetta e causa un’esplosione di maccheroni…
Più avanti, nello stesso episodio, il cantante è a tavola con la partner musicale Priscilla, un impresario, e il suo braccio destro. Parlano di lavoro, di problemi, finché l’impresario chiede “Tu Sandro, hai deciso?”
“Ioooo… una carbonara!… però con poco pecorino, eh!”.
L’impresario e il suo braccio destro continuano a parlare di prospettive nell’ambito della musica, finché il primo rivolto a Sandro, dice “Famme assaggià un po’ ‘sta carbonara, va’…” dopo di che, rivolto al cameriere, dichiara “… ma non sa di niente… Alfredo, porta un po’ di pecorino a ’sto ragazzo…”