Per la prima ricetta presentata nel recente programma Viva Rai2, il duo Fiorello & Biggio ha scelto un cuoco che ha presentato la sua carbonara… in versione video AMSR (cioè senza parole, ma con i rumori della lavorazione – dal taglio del guanciale in poi – come colonna sonora)…
Sono iniziate, nei primi giorni di dicembre 2022, le trasmissioni di Viva Rai2, in onda appunto su Rai2 di buon’ora (alle 7,15). Parliamo di un programma, nello stile dei conduttori Rosario Fiorello e Fabrizio Biggio, che potremmo definire fra infotainment e varietà, o meglio un happening audiovisivo sui generis.
Nella puntata dello scorso 15 dicembre 2022, a poco più di dieci minuti dalla fine della trasmissione, Fiorello introduce un argomento diverso da quanto trattato sino a quel momento, affermando, sic et simpliciter, “Volete magnà? Volete ‘na bella ricetta? Perché noi c’abbiamo il nostro chef, quello veloce, pa pa pa pa pa pa… le ricette sono fichissime, eh… allora ci colleghiamo in questo momento con Nistor, il nostro chef di cittadinanza… con.. velocemente vi dà una ricetta che potete fare stasera a casa vostra… vai Nistor! Nistor… Nistor?”
“Ciao Fiore, ciao Biggio. Per la puntata di oggi ho preparato un grande classico, la carbonara. Vi faccio vedere come si fa”.
A questo punto inizia il filmato in cucina, realizzato “a tutta birra” (e senza commento parlato, con i soli rumori – accentuati – della preparazione, secondo la logica dei video ASMR), che mostra sostanzialmente il procedimento classico. Il tutto, dalla rottura delle uova all’impiattamento, dura esattamente 41 secondi.
Una ricetta speedy, ma che appare corretta, osservando il filmato. Da segnalare in ogni caso che, contrariamente a quanto avviene sempre più spesso negli ultimi tempi, la miscelazione della pasta con la salsa d’uovo non avviene in padella (fuori dal fuoco) ma nella boule di servizio: ogni cuoco ha le sue preferenze, ma di fatto non ci sono vere differenze nel gusto nelle due preparazioni.
Certo, nelle ricetta preparata da Nistor non sono evidenziate le dosi dei vari ingredienti (anche se si riesce a notare l’uso di tre tuorli, apparentemente per una quantità di spaghetti non superiore ai due etti), e dunque per replicarla servono un po’ di esperienza in cucina e un occhio lungo… ma del resto, anche con più pecorino e meno guanciale del giusto – o viceversa – parliamo sempre di una carbonara… che resta sempre sinonimo di goduria assoluta!