Gli ascoltatori del programma radiofonico di Lillo e Greg 610, a gentile richiesta, raccontano una ricetta della tradizione italiana che hanno provato a preparare più volte senza mai riuscire a realizzarla perfettamente
Torna la carbonara da Lillo e Greg a 610 (sei uno zero), il programma radiofonico del weekend (sabato e domenica alle 10,30) di Rai Radio2 dei due comici con Carolina Di Domenico, a cura di Angelica Scianò per la regia di Danilo Paoni.
Nella puntata andata in onda lo scorso 24 ottobre 2021, la conduttrice esordisce con il tema del giorno:
“La sfida di oggi è quella di raccontare una ricetta della tradizione italiana, ma anche di un’altra tradizione, che avete provato più e più volte e non vi è mai, e dico mai, riuscita”.
A seguire, Pasquale Petrolo, in arte Lillo, raccomanda agli ascoltatori di aggiungere alle segnalazioni anche le informazioni relative alle modalità di preparazione. “Anche se non siamo cuochi” asserisce il conduttore “cercate di spiegarci perché la ricetta vi viene male: magari possiamo darvi qualche suggerimento per migliorare la situazione”.
La trasmissione prosegue con un brano musicale, poi un’intervista-gag al nutrizionista che propone la dieta delle posate invertite, un altro brano, lo spazio dell’improbabile talent scout Aristide Capriotti, ancora musica (con un po’ di commozione: Centro di gravità permanente di Battiato), il Rossi quiz, un altro brano musicale e si parla finalmente dei contributi degli ascoltatori.
In realtà, Carolina Di Domenico segnala che sono arrivate addirittura delle fotografie, per esaudire la richiesta iniziale della ricetta ‘che non riesce’. La conduttrice segnala che si tratta di foto di una carbonara, con una pancetta completamente bruciata, e delle polpette aperte in cottura, quasi frutto di un’esplosione; ciò nonostante, l’artefice di tali piatti ha affermato che il tutto era commestibile.
A questo punto, a proposito della pancetta, Lillo aggiunge che “è fondamentale che non sia bruciata, ma deve essere croccante, per cui va un po’ seguita”. Un commento appropriato, che si piò estendere anche alla cottura del guanciale, per chi preferisce questo ingrediente (oggi, più che in passato, considerato quello ‘giusto’).
Verso la fine del programma, altra gag con l’intervista al proprietario (?!) del ristorante Mezzasega (?!), che offre specialità davvero uniche, come la Mappazza di riso ai tre sapori, ovvero con sugo di amatriciana, carbonara e pesto, tanto per non farsi mancare niente, aggiunti in sequenza… qualcuno vuole provare a replicare un tale capolavoro horror?