La surreale commedia diretta da Fausto Brizzi parla di brexit, di italiani medi e di cucina… e lancia un terribile anatema: bando alla carbonara!
Poveri ma ricchissimi è il sequel – meno riuscito del n. 1, in verità – della fortunata commedia Poveri ma ricchi di Fausto Brizzi, a sua volta remake di un analogo film francese (Les Tuche, del 2011)
Narra delle tragicomiche vicende di una misera e strampalata famiglia romana (dell’immaginario paese di Torresecca, per la precisione): i Tucci – Christian De Sica, Enrico Brignano, Lucia Ocone, Anna Mazzamauro e compagnia bella – diventati all’improvviso milionari, con tutto un susseguirsi di grotteschi colpi di scena
In questo secondo episodio i Tucci decidono addirittura di attuare una loro specialissima brexit, abbandonando – grazie a un cavillo legale – l’Italia e dando vita così a un principato
Danilo Tucci (De Sica) ne diventa il monarca assoluto – che ha le fattezze uguali a Donald Trump – e decide, come da personaggio, di cambiare le leggi a suo piacimento, ad esempio… bandendo da Torresecca la pizza e – udite udite – la carbonara!
Come si vede infatti al minuto 43.30 De Sica è impegnato in un acceso dibattito televisivo con il premier italiano (Dario Cassini) che gli rimprovera di essere come i tipici “italiani all’estero”:
“Quelli che vogliono essere internazionali, ma poi mangiano la pasta alla carbonara e la pizza margherita… ” dice Cassini
Al che Danilo Tucci, piccato, controbatte:
“Ma che ci frega a noi della carbonara e della margherita… Mo’ faccio una legge che le vieta e voglio vedere che dite… Così la pizza e la pasta ve la magnate voi!”
Capito? Il potere dà indubbiamente alla testa… ma in ogni caso se vi capita di passare per Torresecca – dove peraltro, il piatto nazionale sono i supplì, amatissimi dalla famiglia Tucci – non andate nei ristoranti a cercare la carbonara!