Continuano ad arrivarci foto, video, ricette, note ed altro sulla carbonara realizzata ieri per il giorno dell’anno in cui si festeggia il nostro piatto preferito. Intanto, come ha partecipato all’evento il presidente del Carbonara Club?
… naturalmente gustando una carbonara, preparata come di consueto dalla di lui consorte. Una carbonara preparata con il ‘metodo classico’, per citare il mondo degli spumanti, con i mezzi paccheri e un piccolo ingrediente extra, che certamente farà storcere il naso ai puristi… ma, come dicevano i nostri avi, ‘semel in anno licet insanire’!
Come mostra la foto, in questa occasione le porzioni sono (relativamente) ridotte, considerato che è un periodo in cui si sta a casa e – di fatto, chi ha la passione per la cucina, sperimenta, assaggia, esagera! Ragion per cui quello che avete visto ha rappresentato l’intera cena… ma magari si replica a brevissima distanza! Il Carbonara Day del Carbonara Club, infatti – a differenza del #carbonaraday che si tiene un giorno l’anno – è previsto sempre e comunque: basta aver voglia di carbonara! E se la voglia vi viene ogni giorno, meglio per voi.
In ogni caso, continuate a mandarci le testimonianze della vostra serata carbonara, per un contest sui generis che può farvi ricevere una toque, un cappello professionale da cuoco, griffato Carbonara Club.
PS- Piatto unico, ma innaffiato come si deve; per la cronaca è stato scelto un Nero d’Avola di pregio, che si è mostrato un accoppiamento perfetto per il piatto.
PS2- Ecco la ricetta della carbonara ‘semel in anno’
Abbiamo utilizzato in questo caso, per le ragioni citate, 180 grammi di pasta per 2 persone. In una boule di buon diametro, mentre cuoceva la pasta, abbiamo sbattuto due tuorli e un uovo intero, insieme a circa 50 grammi di pecorino romano, 50 di parmigiano reggiano, e pepe macinato al momento.
Nel frattempo, abbiamo soffritto 100 grammi di guanciale (pulito della cotenna e dei bordi, e tagliato in piccoli pezzi) in una padella, e saltato in un’altra padella, con un po’ d’olio, un carciofo tagliato sottile.
Rosolato al punto giusto, il guanciale è stato messo ad asciugare su carta assorbente, mentre i carciofi sono stati aggiunti al condimento e mescolati a questo. La pasta – scolata decisamente al dente – è stata quindi aggiunta nella boule con il condimento, ed amalgamata velocemente, aggiungendo metà del guanciale con un po’ del suo grasso tenuto da parte e un cucchiaio di acqua di cottura.
Dopo aver ben mantecato il tutto, abbiamo adagiato i paccheri nei piatti, che sono stati completati con il guanciale croccante rimasto, una spolverata di pecorino e una macinata di pepe nero.
Buon appetito!