La competizione politica si affida anche al nostro piatto preferito, come è avvenuto a Roma per la manifestazione della Lega, che ha resuscitato addirittura la sora Lella…
Per una volta tanto esuliamo dal contesto gastronomico in senso stretto e parliamo di politica. Sì, ma il nostro piatto preferito fa comunque capolino, sia pure solo in veste di pietra di paragone, di termine di confronto, netto e inequivocabile. Una sentenza, più o meno
Si dà il caso che la Lega abbia indetto un’adunata a Roma per il giorno 8 dicembre, capitanata dal suo leader Matteo Salvini, e – si sa – la Capitale, almeno nel recente passato, non era propriamente nei cuori del “popolo verde”…
Insomma, la fantasia popolare si è scatenata nell’ironia contro questa unione ritenuta “contro natura”, richiamando alla mente Giulio Cesare, Giordano Bruno, Anna Magnani e altri speciali testimonial amti-Salvini
Anche il giornalista Paolo di Paolo prende parte alla discussione sulle pagine di Repubblica e nel numero del 7 dicembre presenta a priori l’evento facendo suo uno dei cartelloni più spiritosi, quello con il faccione della sora Lella che sentenzia: “la Lega a Roma? è come a carbonara co’ la panna”
E detto questo, gente, detto tutto…