“Mi basta vedere un piatto di carbonara perché mi si illuminino gli occhi”, scrive su Twitter un poetico quanto anonimo Winemood. Il giornalista del Messaggero Mauro Evangelisti lo ha preso a spunto per il suo elveziro nella rubrica Senza Rete, dal titolo “La carbonara è anche giappo, ma sa di pollo”
Tutto nasce dalla notizia che in terra nipponica i locali Mc Donald’s hanno lanciato un panino di nome Carbonara Chicken, così composto: hamburger di pollo, formaggio, mozzarella, bacon e uova, mentre in Thailandia pare che impazzi – sempre chez Mc Donald’s – una Carbonara Pie, ovvero una torta salata alla carbonara, fatta di prosciutto di pollo e funghi, e – udite udite – pubblicizzata con tanto di bandiera italiana (!?)…
O tempora, o mores! Questi sono i frutti perversi della globalizzazione e – come dice anche Evangelisti – la colpa è nostra, quella di non aver saputo tutelare e valorizzare per tempo e nei giusti modi i nostri prodotti migliori…