L’Oste della Bon’Ora è un simpatico locale a due passi da Roma, a Grottaferrata, ideale per passare una bella serata per le suggestioni della cucina di Maria Luisa Zaia (orientata alla tradizione ma con un pizzico di rivisitazione che non guasta), non meno che per l’accoglienza esuberante di Massimo e figli.
Fra i tanti piatti, molto successo riscuotono sempre i ravioli di pecorino alla carbonara, dei quali Maria Luisa ci ha fornito la ricetta.
Con la farina, le uova e il sale, preparare una pasta molto morbida. Dopo averla ben amalgamata, avvolgerla in un tovagliolo e lasciarla riposare per circa 1/2 ora.
Lavorate una parte di ricotta fresca di pecora e tre parti di pecorino e un pizzico di noce moscata fino a che scompaiano tutti i grumi.
Prendere la pasta preparata in precedenza e dividetela in due. Stendetela con un mattarello per formare due sfoglie. Sulla prima mettete dei cucchiai di impasto di ricotta opportunamente distanziati, quindi sovrapponete la seconda sfoglia e assicuratevi di chiudere bene i lati del raviolo; con l’aiuto di una rotella tagliapasta ritagliate i ravioli. Prima di cuocerli, vanno lasciati riposare per un paio d’ore.
Soffriggete nell’olio il guanciale tagliato a pezzettini e lasciatelo dorare leggermente. Sbattete intanto in una terrina le uova (solo i rossi) con 4 cucchiai di Pecorino Romano, sale e pepe.
Lessate i ravioli, scolateli e mescolateli immediatamente alle uova e al guanciale; saltate a fuoco basso e servite caldissimo con pecorino romano e pepe