Cameriera bella presenza offresi è una commedia a episodi di Giorgio Pastina del 1951: imperniata sulle disavventure di cameriera bella ma non più giovanissima (Elsa Merlini) continuamente in cerca di lavoro, il film ha un cast stellare, che allinea praticamente tutti i big dell’epoca, da Sordi a De Sica, da Fabrizi a Eduardo e Peppino, e via dicendo.
Insomma, non un capolavoro, ma certamente una storia godibile e un’assoluta testimonianza d’epoca, disponibile in DVD edito da RHV.
Testimonianza doppia, diremmo, perché a circa un’ora e due minuti di visione, si assiste a un gustoso dialogo tra Fabrizi e la Merlini, praticamente un colloquio di assunzione.
Per sincerarsi della qualità della cameriera il buon Aldo le chiede: "Li sa fare gli spaghetti alla carbonara?" e quando lei, tutta mortificata. gli risponde "No", lui replica, un po’ contrariato, "E l’amatriciana?", continuando poi con vari quiz sul tema, prima di dare l’ok definitivo.
Ecco dunque che, in un contesto storico così povero di citazioni sulla carbonara – di cui, come abbiamo scritto più volte, non c’è traccia nei "sacri testi" della cucina italiana e regionale, se non nel dopoguerra – questo film rappresenta, a suo modo, una pietra miliare: sancisce, di fatto, la presenza a Roma del nostro piatto preferito a inizio anni Cinquanta e ancor prima, dato che gli sceneggiatori ne hanno voluto fare un cardine della cucina casalinga e un fiore all’occhiello di ogni brava cuoca.
E qui torna in ballo la fatidica domanda: quando è nata la carbonara? L’hanno portata gli Alleati con il loro eggs & bacon oppure era già presente nella tradizione dei carbonari romani?
Noi ancora ce lo chiediamo e lo chiediamo anche a voi: chiunque abbia notizie "storiche" della carbonara, che siano da fonti ufficiali o anche dai ricordi di famiglia, è pregato di darcele!
